sabato 3 luglio 2010



Passaggi pedonali, marmo e sanpietrini

Lugo è cambiata, diciamocelo. Sono spariti i semafori e al loro posto sono comparse le rotonde e assieme alle rotonde hanno subito una trasformazione anche i passaggi pedonali che non sono più disegnati sull’asfalto; per adattarsi al nuovo arredo urbano sono stati fatti utilizzando materiali nobili come i cubetti di porfido e di marmo bianco di Carrara. Devo dire la verità, quando li ho visti mi sono piaciuti fino a quando non mi sono accorta che il marmo utilizzato è liscio come quello del salotto buono, senza cera per essere sinceri, ma sul quale si scivola che è una meraviglia già quando si inumidisce con la nebbia, figuriamoci con la pioggia! Ne hanno fatto le spese diversi nostri concittadini che si sono trovati per terra non solo passandoci a piedi, ma anche percorrendoli in bicicletta e in moto. Speravo che con il tempo e l’usura il marmo diventasse scabro come il porfido e quindi percorribile con tutti i climi. Invece no, il marmo si è mantenuto bello liscio mentre hanno ceduto in blocco i passaggi pedonali. Non erano passati che pochi mesi e già qualche cubetto di porfido aveva lasciato il suo alveolo ed era sparito. Per fortuna gli anni ’70 sono finiti da un pezzo, altrimenti avremmo potuto pensare che qualche gruppo extraparlamentare fosse andato a fare scorta in vista di una manifestazione di piazza. La soluzione trovata dai nostri tecnici è stata quella di sostituire “provvisoriamente” i pezzi mancanti con del catrame che doveva servire a tappare i buchi prima della rimessa a nuovo. E così, mano a mano che i cubetti sparivano, comparivano al loro posto delle “belle” macchie nere. Democraticamente il catrame ha sostituito sia il porfido che il marmo, dando un aspetto quantomeno naif a quelli che dovevano essere passaggi pedonali d’arredo. Ma non finisce qui: questi passaggi pedonali non sono stati posizionati in strade a basso traffico o a traffico “leggero”, bensì nel circondario interno, e sono soggetti quindi al passaggio di camion e corriere che hanno peggiorato ulteriormente il loro stato. Si sono creati degli avvallamenti, forse dovuti al cedimento del sottofondo, che rendono l’attraversamento pedonale ancora più insidioso. Insomma, un disastro. Dato che ritenevo fosse arrivato il momento di fare qualcosa, un paio di mesi fa chiesi al nostro Sindaco di dirci cosa intendesse fare per renderli di nuovo percorribili senza pericolo e magari anche nuovamente gradevoli alla vista. La sua risposta, arrivata in questi giorni, è stata che gli ultimi passaggi pedonali furono realizzati in via sperimentale nel 2005. I ripristini in conglomerato bitumoso sono stati fatti dalle maestranze del comune per garantire la sicurezza in attesa della stagione favorevole per l’intervento di manutenzione che verrà valutato dagli uffici una volta assegnato l’appalto delle strade 2008, presumibilmente a settembre 2010. Le conclusioni che si possono trarre da questa faccenda sono che: se è vero come è vero che Italia nulla è più definitivo di ciò che è provvisorio, i passaggi pedonali in sampietrini ballerini rimarranno in sempiterno, che la stagione favorevole per le manutenzioni stradali si ripresenta come minimo ogni cinque anni e che il 2010 non ha stagione favorevole.

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